Come scegliere il giusto stile per le porte da interni

Giuseppe Solinas – homify Giuseppe Solinas – homify
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Scegliere le porte da interni per la casa è una questione di praticità ma anche di stile. Le porte devono essere funzionali a definire l'organizzazione della casa, a separare quanto a introdurre negli ambienti. La loro scelta, quindi, necessariamente influenza la definizione del tono e dell'atmosfera dello spazio, che precedono e, appunto, introducono: etimologicamente, introdurre significa portare dentro, in un luogo, in uno spazio. In questo senso, le porte da interni accompagnano il passaggio tra un ambiente e l'altro, iniziando a definirlo. Per questo, scegliere lo stile delle porte è già un modo per arredare, caratterizzandoli, ambienti differenti della casa, dalla cucina al soggiorno. Oppure, come vedremo, nel caso della porta-finestra, la porta è la cornice attraverso la quale l'esterno entra a far parte integrante della casa. Porte scorrevoli o a scomparsa, porte a libro o le classiche porte a battente, passando per le porte a finestra e arrivando alle inconsuete porte olandesi, homify vi propone in questo Libro delle Idee una piccola guida per orientarsi nel mondo delle porte da interni.

Seguiteci.

Le porte a battente

Le porte a battente rappresentano la soluzione classica e più usata per collegare e separare i diversi ambienti della casa. Un sistema classico ma aperto a infinite variazioni, declinato in infiniti modi, differenti per materiali, colori, stili, decorazioni. La scelta dipende, come detto, dalla struttura della casa e dallo stile che si vuole dare agli ambienti. La porta a battente modello Demetra che vediamo, parte della linea Mìmesi proposta da Pietrelli, rappresenta un ottimo esempio di porta a battente moderna. La finitura laccata e lucida in nero spazzolato, snella e agile, genera una superficie altamente riflettente capace di riflettere lo spazio circostante, quasi a incorporarlo e moltiplicarlo attraverso il riflesso. Un modo fluido per introdurre lo spazio adiacente, un modo per connettere più che per separare. Una scelta intelligente e funzionale, capace di contribuire a caratterizzare entrambi gli spazi della casa che mette in relazione.

Le porte scorrevoli

La porte scorrevoli rappresentano un'altra soluzione che permette di connettere gli spazi con stile e in maniera funzionale e pratica. Perfette per rendere fluido il passaggio tra ambienti differenti, hanno la caratteristica di favorire una utilizzazione ottimale degli spazi a disposizione, perché non presuppongono la necessità di utilizzare lo spazio calpestabile adiacente, come nel caso delle porte a battente. Possono quindi essere inserite con grande facilità in una larga varietà di ambienti. Stile e materiali possono variare, così come la presenza e la conformazione di telai e meccanismi che rendono possibile lo scorrimento. Nell'immagine vediamo un esempio di porta scorrevole con pannelli di cristallo temperato, la cui superficie permette un morbido passaggio della luce. La porta scorrevole diventa così un filtro leggero, che sfrutta il movimento e la luce per collegare gli ambienti.

Le porte a scomparsa

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Le porte a scomparsa minimizzano l'uso dei volumi a disposizione, sfruttando invece pienamente le possibilità offerte da pareti in muratura e strutture di partizione, nelle quali i loro meccanismi sono assorbiti e i pannelli sono capaci, appunto, di scomparire. Una sintesi di stile e praticità, adattabile a diversi contesti architettonici. Nell'immagine possiamo vedere un esempio efficace, fornito dalla porta a scomparsa del sistema Space. I montanti in acciaio e il cassonetto di scorrimento della porta sono inseriti nella parete, così come la guida in acciaio che, essendo estraibile, può essere sostituita in qualsiasi momento senza ricorrere a interventi e lavori invasivi. Le porte a scomparsa, come possiamo vedere, costituiscono una soluzione gradevole quanto funzionale, un sistema pratico per collegare gli ambienti sfruttando le strutture architettoniche della casa in maniera efficiente.

Le porte finestra

Nell'immagine vediamo rappresentata una porta finestra minimalista. In legno, presenta grandi superfici, vetrate inserite in una struttura solida e leggera allo stesso tempo, grazie alla tonalità tenue del legno al naturale utilizzato. Legno che si dimostra perfetto per creare una transizione tra interno ed esterno. Le grandi superfici vetrate permettono la massima apertura e una compenetrazione ideale tra interno ed esterno: l'esterno può davvero entrare nella casa, farsi presenza concreta e caratterizzare anche l'ambiente interno circostante, influenzare l'atmosfera e il carattere della casa in generale. Questo è solo un esempio di come le porte a finestra, che siano di legno o di altri materiali, come l'alluminio o la plastica, possano divenire la cornice e il collegamento tra spazio interno ed esterno, la membrana che ne permette una armonica fusione.

Le porte a libro

Una soluzione intelligente per connettere gli spazi interni della casa è rappresentata dalle porte a libro. Un modo inusuale quanto pratico ed efficace per mettere in relazione ambienti differenti, perché adattabile a diversi contesti, in cui può rappresentare la giusta alternativa a porte scorrevoli o a battente. Grazie alla struttura capace di ripiegarsi su se stessa, infatti, le porte a libro necessitano di spazi limitati. E possono, oltretutto essere inserite anche in contesti in cui le pareti non siano utilizzabili. 

Soluzioni inconsuete: le porte olandesi

Elemento inconsueto quanto pratico, la porta olandese costituisce una valida soluzione in particolare per le case di stile rustico o di ambiente rurale. La struttura delle porte olandesi prevede la divisione in due sezioni, una superiore e una inferiore, capaci di aprirsi e chiudersi autonomamente. Un modo utile e funzionale per collegare sia gli ambienti interni  della casa, che l'interno con verande, balconi e giardini.

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